VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861
tutti al Cognata, per modo che la maggioranza sarebbe sempre più avvantaggiata in favore dell'eletto.
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all'epoca della votazione. In conseguenza il numero si riduceva a 607, e quindi i voti riportati dall'avvocato Turati costituivano più del terzo degli
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trovati in più. Nel primo caso in fatti si può supporre che nove dei votanti si fossero astenuti dal votare. Si allega pure che nella prima votazione nella
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tanto più che la legge indica testualmente il solo caso in cui il voto potrebbe annullarsi, ed è quello in cui l'elettore avesse fatto conoscere il
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pubblico, che è di eccitare gli elettori ad adempiere all'esercizio del più solenne dei loro diritti, la qual cosa, tranne quando dimostrasse maggior
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quindi l'inchiesta, la quale si vorrebbe ottenere, non è da accordarsi, tanto più quando il reclamo non si vede sottoscritto da alcuno degli elettori di
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Camera veramente non avrebbe dovere di esaminarle, perchè lo potrebbe solo in grado di revisione; sicchè debbono tutt'al più ritenersi come
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degli altri tre, esprimendo più o meno imperfettamente il nome del signor Michelini, avrebbero portato i suoi voti a 302; mentre il terzo dicendo, non
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Più grave quistione può insorgere sull'importanza di questa nullità nel risultamento dell'elezione.
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Osservava di più l'ufficio che vi sarebbe un altro caso in cui rispettabile sarebbe il diritto di una sezione, allora quando, cioè, ad essa si
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scrivere; che in massima nessun atto si può annullare senza un'espressa sanzione della legge; che questo tanto più è da osservarsi nel caso attuale, che
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sempre riconoscersi e rispettarsi la volontà degli elettori medesimi. Ma io non mi limito a questa sola osservazione, e intendo di procedere più innanzi
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più rigorosi di quanto lo siano stati gli stessi elettori, noi, a vece di guarentire il diritto elettorale, lo togliamo a molti cittadini.
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raccogliere i materiali di fatto, per raccogliere la volontà generale, un ufficio principale; l'ufficio principale si smembra in più sezioni, le
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Ma nel nostro caso, o signori, siamo noi che in via di presunzione pronunziamo la nullità contro quest'elezione, mostrandoci più solleciti degli
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saputo fare astrazione d'ogni idea di personalità; essa ha anzi protestato del più alto rispetto e della più sentita stima per coloro che coprono tale
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Ma, o signori, qui vi manca, più che ogni altra cosa, l'elemento dello stipendio. Voi non avete, nella legge del 24 giugno 1860, una parola la quale
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sia convalidata, molto più che veggo dagli atti un dispaccio della luogotenenza generale di Napoli dal quale risulta che il signor Romeo non è nè
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Ma, se si vuol dedurre la temporaneità dalla natura dell'impiego, io dico che niun altro ve n'ha più duraturo di questo di cui ora si tratta, poichè
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, chiamati egualmente dal voto della nazione in forza dello Statuto, non hanno stipendio di sorta, o bisognerà non mai più scrivere di tali fondi sul
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Ma, o signori, un'altra ragione più possente io la trovo nell'elemento storico della legge.
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Infine, o signori, mi pare che siano ben più poderose le ragioni politiche. La natura dell'istituzione è di chiedere all'intera società il fiore
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fatto non ha più ragione di verificarsi.
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E qui entro nella più grave questione politica, questione che, a mio avviso, sarebbe vulnerata, qualora fosse adottata la massima che vi si viene
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Rifletto di più, o signori, che, mentre si è fatto assegno sul principio di assimilazione, vi si è poi applicato un canone giuridico il quale pugna
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Ora, se voi date al potere esecutivo i mezzi di valersi ancora, tra noi, di coloro che esso crede più atti a questo ufficio legislativo, voi togliete
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Come proceda la bisogna negli uffizi, voi lo sapete. Si fa una lettura rapida d'una legge di grande importanza; i membri che più spedita hanno la
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avranno agio di parlarne più fondatamente degli altri nell'improvvisata discussione degli uffici, e saranno finalmente nominati vostri commissari per
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delle più grandi intelligenze della Francia, ed ha formato un Consiglio di Stato; ma non è certamente mai caduto in mente a quel Governo che questi
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D'Ondes-Reggio. Signori, su questa questione, per le sue conseguenze più grave di quel che per avventura alcuni si credono, non invocherò io il
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Invece, se il Governo non sceglie fra i membri del Parlamento gli uomini più competenti ad illuminarlo in merito alle leggi che esso intende di
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viemaggiormente dipendono dal Governo, perchè più esposti all'arbitrio di esso? Certamente vi dipendono più coloro i quali hanno una commissione temporanea, che uno
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esso; ma, trattandosi d'impiego temporaneo, d'una commissione, quale è il caso presente, il Governo, allegando che non ce n'ha più di bisogno, potrà
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, affinchè nei momenti in cui non gli sarà più possibile di lavorare, non sia astretto ad andare cercando un tozzo di pane.
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, quali saranno i vostri diritti, quale il dovere del Ministero? I vostri diritti saranno nè più, nè meno di questi; si potrebbe dire: voi, ministro, avete
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Infatti io pregava la Camera di volere por mente ai fatti che hanno preceduto la votazione della legge 24 giugno 1860: si era proposto nè più, nè
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un'opposizione assai viva; parve che offendesse e mirasse ad eludere una prescrizione del patto fondamentale del regno e ad una delle più importanti
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Abbiamo anche la più importante delle leggi politiche, la legge elettorale, la quale in termini chiarissimi dispone che gli impiegati o funzionari i
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che sia conforme alle istituzioni parlamentari, il Consesso, il quale dovrà decidere degli interessi più vitali e dell'avvenire della nostra patria.
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poichè, si disse, non esservi più mestieri di fare questa dichiarazione, la quale rimaneva implicita ed era avvalorata dagli stessi precedenti della
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Ma il più forte degli argomenti posti in campo dagli onorevoli oppositori, e specialmente dal signor Depretis, mi sembra il timore che la Commissione
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Ma v'ha di più. Nominata la Commissione, la Camera si è riunita di nuovo, la Camera ha sieduto; i tre o quattro membri formanti parte della
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L'anno scorso il Ministero fece la proposta di cui ho fatto cenno alla Camera, ed io fui tra quelli che si mostrarono più avversi ad essa e più
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la facoltà di percevere le imposte pel primo trimestre dell'anno, era obbligato di notificarci che non aveva più bisogno di questi fondi.
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comprenderà come sia la più alta e la più grave delle discussioni quella di vedere, se coloro che la nazione manda qui ad esercitare in suo nome il mandato di
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questo momento. Signori, per me credo questa quistione la più grave che possa mai portarsi al Parlamento.
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ciò compiono nè più nè meno che il dovere di deputato. Dopo aver essi ricevuto il mandato della deputazione al Parlamento, non vengono già qui a fare
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più le meraviglie che io mi opponga alle conclusioni proposte dal III ufficio, anzi deve permettermi il signor ministro che io gli dica che la
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E lo stesso signor Galeotti s'esprimeva, parlando della più grave questione, di quella che riguardava la eleggibilità dei membri della Commissione
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Non presentandosi più alcuno, scioglierò la seduta. Avverto intanto la Camera che 382 elezioni sono verificate, 50 sono distribuite negli uffici, e
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Accademia della crusca
